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mercoledì 27 febbraio 2013

Sockerbullar salati al forno


Strana la vita della food blogger. Che poi come definizione mi sembra un tantino esagerata....in effetti sono una normalissima donna,ehm...con una vena di sana follia artistica, che ama cucinare per i propri cari e gli amici. Ricette della tradizione,tramandate in famiglia da sempre,che le fai ad occhi chiusi. Ricette completamente inventate, con un'elevata dose di rischio, e qui si gioca il tutto per tutto. Ricette rivisitate e qui entra i gioco un po' di inventiva e di leggero azzardo,ben dosato. Ricette che proprio non riesci a ricordare e anche se le hai fatte un sacco di volte,sei sempre li a sfogliare il tuo quaderno come se fosse la prima volta....Insomma, la cucina per me è relax, gioia, rifugio. E anche se gli invitati sono tanti, non mi spaventa la cosa anzi...mi butto a capofitto nella preparazione e anche se poi sono morta di stanchezza, sono appagata nel vedere che tutto cio' che ho preparato è stato gradito fino all'ultima briciola! Invidio la capacità di mia mamma, di improvvisare e di cucinare sempre senza pesare nulla. E quando le chiedo gli ingredienti e le dosi mi risponde sempre...e un po'...e ma ti accorgi quando è abbastanza...e, un paio d'etti....e cucina dei piatti da leccarsi i baffi anche se non li hai! E io che peso sempre tutto quanto....
Poi capita che curiosando tra i vari blog, ne scopri di fantastici, di normali, di semplici, di nostrani e scopri simpatici contest e giochini, ai quali partecipi con curiosità ed allegria, perchè cosi' sei stimolata a provare nuove ricette e giocare con la fantasia. E in queste occasioni scopri un lato di te che non avevi mai pensato di avere...perchè a volte partecipi a iniziative che ti vedono impegnata a cimentarti in ricette che mai e poi mai avresti pensato di cucinare.
E questo capita tutti i mesi, con il contest di Quanti modi di fare e rifare, che propone appunto di rifare a proprio piacimento, ma rispettando alcune regole di base, piatti veramente interessanti. Il mese scorso, chi ha partecipato, ha imparato a fare i Sockerbullar svedesi, in pratica i bomboloni, ma cotti al forno! E sono stati una vera scoperta per me! E cosi, puo' capitare che una ricetta, che non avevi mai considerato di fare, la provi, ti piace, e poi la riproponi e puo' diventare il tuo cavallo di battaglia!

E curiosando qua e là, mi sono imbattuta nel blog di Claudia, che utilizza anche lei la pasta madre. Quindi mi ha subito conquistata....perchè non partecipare al suo contest con questa versione salata ?
Devo precisare che non è una mia invenzione. Infatti l'ispirazione me l'ha data Spery ,che ha partecipato lo scorso mese per i Sockerbullar,ma proponendo la sua versione salata e ho voluto subito provarla! Ho seguito le sue spiegazioni e sono usciti dei bomboloni fantastici! L'unica variante sta nel ripieno e nella dimensione, che ho voluto fare leggermente piu' piccola. Li ho farciti con 4 ripieni differenti, e posizionati sulla placca del forno con una logica, per riuscire a ricordare, una volta cotti, che cosa contenevano. Peccato che poi....non mi ricordavo piu' la sequenza!! Cosi' a tavola, c'è stata una sorta di caccia al tesoro, a chi trovava quel ripieno piuttosto che un'altro! E' stato anche divertente. Ma se volete un'atmosfera piu' tranquilla e pacata, ricordatevi di posizionare delle bandierine, un segno o qualsiasi cosa vi venga in mente, per ricordare il contenuto...logico no?!!

E questa ricetta è servita anche per festeggiare il rientro del lievito madre che ho rischiato di perdere per sempre!! Diciamo che quando un ingrediente prezioso fa il suo ingresso in una casa, ho pure il kefir!lo si tratta con un riguardo particolare, lo si cura, lo si nutre, si hanno mille attenzioni! Potrebbe sembrare esagerato ma non è cosi'. E' dallo scorso anno che utilizzo questo lievito, che è stato donato a mio marito dalla barista che c'è vicino al Conservatorio. Le è stato tramandato da non so quante generazioni, ha detto, quindi potete immaginare quando mio marito si è presentato a casa con questo barattolo con dentro il prezioso contenuto, che ansssssia mi è venuta! E se mi muore? E se non sono capace?....Si perchè già una volta avevo tentato di crescerlo ma poi è andato tutto a farsi benedire. Cosi', dopo aver fatto i dovuti scongiuri per la lunga vita al lievito, mi sono messa a curarlo giorno dopo giorno. A dire il vero è mio marito che lo rinfresca,quindi non chiedetemi la quantità di acqua,farina e miele,perchè lui risponde come mia mamma...Ed è ancora bello,anzi, piu' bello e tanto di prima! L'ho utilizzato per preparare panettoni, colombe,pane, pizze, focacce...e veramente non riesco piu' a farne a meno! Tutto sembra avere un altro sapore,un sapore quasi antico...di una volta...E visto che parecchie persone me lo hanno chiesto, Rino, l'ultima volta che lo ha regalato, ne ha combinata una che a momenti...muoro ahahah! ! Si è dimenticato di tenerne da parte un po' per noi e lo ha dato tutto alla Rita, la bidella del Conservatorio! Potete immaginare il colpo che mi è venuto quando mi sono accorta che il barattolo di vetro non era piu' là dove era sempre stato! Era sabato sera quando mi sono accorta e guarda caso proprio quella sera mi era venuta voglia di fare un lievitato! Per fortuna, è riuscito a rintracciare il suo telefono e l'ha chiamata subito. E lunedi è ritornato a casa con il vasetto con il prezioso contenuto! Non finivo piu' di guardarlo! Folle ? Puo' darsi...sono artista!!! ahahaha
Certamente i tempi di lievitazione si allungano, ma la resa è fantastica e il risultato è un prodotto cosi' buono da far dimenticare l'attesa!
Chiedete in giro se qualcuno ve ne puo' dare un po'...ne rimarrete conquistati da non poterne fare a meno! Certamente è un "impegno", perchè richiede poche ma essenziali cure, che una volta che si è presa la mano non ci si accorge nemmeno di doverlo rinfrescare. L'unico problema arriva quando si avvicinano le vacanze, nel caso andaste via...mi hanno detto che lo si puo' surgelare, e che poi la ripresa è un po' piu' lenta ma ritorna tutto come prima. Io, per non rischiare, visto che mi ci sono affezionata cosi tanto...ho chiesto ai nostri amici che non partivano nello stesso nostro periodo di darci una mano....cosi' a scadenze ben precise e puntuali, a seconda di chi dovevano nutrire....hanno sfamato la gatta, nutrito il lievito madre, bagnato le piante....e quest'anno si è aggiunto alla famiglia anche il kefir...ma questo non l'ho ancora inserito nell'elenco delle cose da badare!!!! Ahahah...ma prima o poi dovro' avvisarli!
Bene, veniamo alla ricetta ora....
Ingredienti
150 gr di pasta madre rinfrescata 3 volte e matura (oppure 25 gr di lievito di birra)
200 gr di latte (250 se con lievito di birra)
15 gr di zucchero
500 gr di farina 00 W 330 (in alternativa manitoba del supermercato ) (600 gr se con lievito di birra)
100 gr di burro
3 tuorli + 1 per spennellare
15 gr di sale
50 gr di parmigiano grattugiato
pepe qb
100 gr di formaggio filante a dadini
100 gr scamorza
100 gr scamorza affumicata
100 gr di prosciutto cotto
Pomodorini ciliegia q.b.
Radicchio di Treviso q.b.

Nella planetaria o in una ciotola, preparare il preimpasto con il latte, in cui è stato disciolta la pasta madre, metà della farina (250 gr) e lo zucchero.  Amalgamare bene gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto molto simile ad una pastella. Se si utilizza la planetaria, utilizzare la foglia a velocità 1.
Lasciar lievitare per circa 3-4 ore. Deve raddoppiare e riempirsi di bolle in superficie.
NB: con il lievito di birra ci vorrà una mezz'oretta.
Trascorso questo tempo, aggiungere tutti gli altri ingredienti, tranne il burro, il prosciutto e il formaggio a pezzetti.  Far andare la planetaria, raggiungendo gradualmente la velocità 1,5.
Quando l'impasto risulterà incordato, aggiungere il burro morbido a pezzetti e inserire il pezzetto successivo solo se il precedente sarà stato assorbito.
Fare in modo che l'impasto risulti sempre incordato.
Lasciar riposare un paio d'ore.
NB: con il lievito di birra ci vorrà una mezz'oretta.
Accendere il forno a 250°.
Dividere l'impasto in pezzi da circa 50 gr cadauno. Appiattire ciascun pezzo leggermente e porre nel centro i 4 diversi ripieni:
1)  i 3 tipi di formaggi a dadini
2)  dadini di formaggio,radicchio e prosciutto
3)  formaggio e radicchio
4)  pomodorino,formaggio e prosciutto

Chiudere avvicinando i lati della pasta, schiacciarli leggermente per sigillarli e arrontondare tra le mani.
Adagiare i sockerbullar in una teglia ricoperta da carta forno, distanziandoli l'uno dall'altro.
Lasciar riposare un'ora, coperti con pellicola.
Spennellare con un tuorlo leggermente sbattuto (facoltativo)
Cuocere in forno caldo a 250 per i primi 5 minuti e poi a 200° per ancora 5 minuti.
Ed ecco,dopo la caccia al...ripieno....

 "con questa ricetta partecipo al contest organizzato da Carotina Abbrustolita dedicato alla pasta madre"

4 commenti:

  1. grazie! questa ricetta è super invitante e l'ho già inserita!! a presto!

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  2. WOW! hai rifatto la mia ricetta! E'sempre un onore per me veder rivivere le mie ricette!
    Buona giornata
    Spery

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  3. Cara Antonella conoscevo già la versione di Spery e mi ripromisi di farla.
    Ma alle prese con tutti i miei esperimenti ho rimandato sempre;ma stavolta non posso sfuggire.
    Sono invitanti e l'atmosfera del contest me li fa amare ancora di più

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